10 marzo 2010

il 1 febbraio E’ nata Quimera



Premetto, io di cavalli, non so quasi nulla…Starei ore a guardarli, con gli occhi sgranati da bambina, ma faccio una fatica enorme a relazionarmi con loro. Non è paura, è la difficoltà a trovare il giusto contatto con creature che sento così in bilico tra la forza del loro corpo e la fragilità emotiva delle loro percezioni.
Li adoro e mi sento un po’ frustrata, direi “impedita” per usare un termine che piace ai miei ragazzini di scuola, perché non riesco a trasmettere loro il mio amore.
Quimera ha fatto il mio piccolo miracolo (come poteva essere altrimenti con un nome così?).
Quimera è una puledrina di razza Haflinger, nata il 1 Febbraio di quest’anno. E’ tutta un caldo marron fulvo, con una macchiolina bianca sulla fronte e la buffa coda, arruffata come uno scovolino per spolverare, che hanno i puledri.
Quando l’ho vista per la prima volta, faticava ancora a reggersi sulle gambe, che sembravano essere sempre lì, sul punto di aprirsi in una rovinosa divaricata. La madre le faceva da scudo con la sua notevole stazza, facendoci capire chiaramente che era meglio stare a debita distanza. Io me ne sono stata alla distanza che Lei aveva deciso, ma non riuscivo ad andarmene via, invasa da quella tenerezza da cucciolo fatta di stupore davanti alla fragilità ed imperiosa energia di una nuova vita che nasce.
Domenica scorsa sono tornata a rivederla. Quimera è cresciuta e le sue gambe trasmettono già una maggiore sicurezza in sé stesse. Quimera mangia il fieno accanto alla sua mamma. E lì è avvenuto il mio piccolo miracolo: tutte e due hanno alzato i muso dalla mangiatoia, lo hanno puntato fuori verso di me richiamando entrambe le mie carezze. Sarò un po’ troppo emotiva (ma sono convinta che solo le persone profondamente sensibili riescono ad amare quelle strane e magiche creature che sono i cavalli)...ma ho sentito che la madre mi accordava la sua autorizzazione ad accoglierle entrambe ,in una strana complicità tra madri, e mi sono commossa…D’altronde tutti siamo stati una volta cuccioli, basta solo non dimenticarlo e lasciare quella parte di noi libera, ogni tanto, di parlare per noi.
ELETTRA

1 commento: